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Con gli occhi del Padre, fratelli tutti


Nell’ultima enciclica Fratelli tutti, Papa Francesco invita a superare tutte quelle ombre tipiche di un mondo chiuso che vive in trincea, nella paura di un attacco da parte di qualcuno. Il Papa invita ad amare ogni uomo così com’è e ad esercitarci nell’arte dell’amore ad imitazione del Signore Gesù che da Figlio di Dio si fece uomo, per arricchirci con la sua povertà. E’ molto difficile guardarci con amicizia, soprattutto nel tempo complesso di Pandemia che stiamo vivendo, ove ognuno è visto con sospetto poiché possibile portatore del Covid. Non lasciamoci paralizzare dalla paura; nonostante il distanziamento sociale per ora necessario per contrastare la diffusione del virus, guardiamoci con amicizia e speranza. Se le mascherine non permettono di mostrare i sorrisi, sorridiamo almeno con gli occhi trasformando la realtà del mondo. A Natale ci verrà consegnato nello sguardo inerme del Bambino di Betlemme il punto di vista di Dio: occhi semplici che amano e che si arrendono con fiducia. Il filosofo tedesco Feuerbach diceva che “siamo ciò che mangiamo”, orbene questa espressione la possiamo riscrivere affermando che “siamo anche ciò che guardiamo” poiché la realtà è sempre mediata dal nostro sguardo. Se il tuo occhio è puro, tutto il tuo corpo è illuminato direbbe Gesù (Mt 6,22), se ci guardiamo con gli occhi del Padre, ci riscopriremo tutti fratelli. Buon inizio di anno pastorale!

don Luca Crapanzano

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